La sicurezza degli ascensori

La sicurezza degli ascensori

Ing. Marco Benvenuti
AlfaBeta via T.M.Plauto, 565 – Cesena
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24 maggio 2022

La sicurezza è ciò che ognuno di noi chiede per sè e per gli altri, individuando quello che oramai viene considerato una questione sociale; la sicurezza nel condominio è una questione di rilievo cui gli amministratori condominiali rivolgono grande attenzione a tutela di tutti coloro che ci vivono e ci operano.

I condomini, oltre che luoghi di vita e di riposo, sono anche luoghi di socialità e di lavoro ai quali riferiscono sia i residenti, sia i visitatori occasionali, siano essi lavoratori o parenti ed amici dei condomini.

Proprio per questa ragione in un luogo così pieno di attività e di vita come il condominio, l’ascensore è un elemento che oltre ad essere ausilio alla mobilità è indispensabile per la vita di relazione specie per le persone più anziane, per le mamme con bambini piccoli come per chiunque intenda la vita anche come libertà di movimento, senza impedimenti.

L’Italia detiene un invidiabile ed orgoglioso primato: quello del maggior numero di ascensori installati ed in esercizio del mondo ( anche se invero recentemente superato dalla Cina ), che ad oggi sono stimati in circa un milione di unità distribuite su tutto il territorio nazionale. Questi ascensori effettuano un numero di corse sbalorditivo, che si può considerare in oltre cento milioni di viaggi compiuti dalle cabine ogni giorno.

In ragione di queste stime, pur approssimative, ogni anno diversi miliardi di corse di ascensori trasportano passeggeri in condomini, uffici, ospedali, locali privati e pubblici !

Due azioni principali hanno portato a questo risultato, ovvero il boom economico e conseguente sviluppo notevole dell’edilizia negli anni 60-70-80 ed una lungimirante legge, ovvero la legge 13/89 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati “ , che ha obbligato l’installazione degli ascensori negli edifici con più di tre piani, favorendo la fruibilità dei livelli alti degli immobili, la conservazione del valore dell’immobile nel tempo e garantendo un utilizzo della casa anche a coloro i quali hanno acquistato l’immobile in gioventù e si sono accorti col tempo che gli anni passano per tutti.

Ma a fronte di questo numeroso parco di impianti, composto da ascensori di tipologie diverse, siano essi elettrici o oleodinamici, come possiamo considerare il loro stato attuale e quali azioni sono state messe in atto perché il loro esercizio sia sempre sicuro e garantito nel tempo?

Anche in questo caso, l’Italia ha dimostrato la sua eccellenza, avendo sempre avuto una stringente legislazione in merito, ancor prima che essa diventasse di dominio comune all’interno della Unione Europea, che obbliga alla manutenzione degli ascensori attraverso aziende qualificate e personale dotato di apposita abilitazione, rilasciato a seguito di un esame Prefettizio, con precisi obblighi nei controlli, indicati nell’art. 15 del D.P.R 162/99 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 95/16/CE sugli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi, nonché della relativa licenza di esercizio.”

Inoltre è egualmente ed obbligatoriamente previsto che il proprietario, o il legale rappresentante, affidi ad un ente ispettivo notificato all’Unione Europea (chiamato Organismo Notificato ) e quindi dotato di accreditamento, l’incarico di verificare periodicamente l’ascensore ogni due anni, come indicato nell’art. 13 del DPR 162/99, già citato.

In questo, sotto il controllo di ingegneri dell’ente incaricato “Le operazioni di verifica periodica sono dirette ad accertare se le parti dalle quali dipende la sicurezza di esercizio dell’impianto sono in condizioni di efficienza, se i dispositivi di sicurezza funzionano regolarmente e se è stato ottemperato alle prescrizioni eventualmente impartite in precedenti verifiche.“

Si può concludere quindi, almeno in prima istanza, che l’impianto ascensore in ragione della propria tipologia costruttiva e degli obblighi previsti dalle leggi Italiane e dell’ Unione Europea, è sicuro, perchè frequentemente, regolarmente ed obbligatoriamente controllato.

Ma vi è anche un lato meno nobile nel grande parco degli ascensori installati in Italia, ed è quello della età elevata di molti di questi impianti.

Si valuta che almeno il 60% degli ascensori in esercizio ha più di vent’anni e di questo numero, circa il 40 % ha superato i trenta anni di attività.

Questo significa che moltissimi ascensori oggi in funzione, sono dotati dei dispositivi di sicurezza previsti all’atto del loro collaudo, che grazie alla manutenzione continua ed obbligatoria sono stati mantenuti efficienti, ma ovviamente non sono stati aggiornati con le più moderne tecnologie disponibili, ne sono stati migliorati nella possibilità del loro utilizzo in relazione agli utenti disabili.

Proprio in ragione della necessità di aggiornare gli ascensori per renderli il più possibile conformi ai recenti standard di sicurezza, gli organi tecnici dell’Unione Europea hanno pubblicato la norma EN 81-80 “Regole per il miglioramento della sicurezza degli ascensori per passeggeri e degli ascensori per merci esistenti.”

L’esempio più calzante per dimostrare come evolve la sicurezza in ascensore è il dispositivo di allarme in cabina; oggi è obbligatorio che esso sia collegato ad un segnale sonoro, ma e soprattutto, ad un servizio di soccorso attivo 24 ore su 24 (mediante una chiamata telefonica automatica) che possa comunicare direttamente con le persone intrappolate in cabina, rassicurarle ed inviare immediatamente i soccorsi per la liberazione.

Anche la precisione di fermata al piano è contemplata dalle nuove norme tecniche come elemento importante per il miglioramento della sicurezza; infatti definisce un gradino massimo di allineamento al piano della cabina pari a +/- 1 centimetro mentre il mentre il vecchio DPR 1497/63, con il quale sono stati collaudati tutti gli ascensori fino al 1989, prevedeva la possibilità della presenza di un gradino fino ad un massimo di +/- 16 centimetri ( ! ) dal piano (DPR 1497/63 art. 26.1).

Ovviamente la precisione richiesta dalle recenti norme europee prevede l’utilizzo di dispositivi che oggi sono di impiego comune sugli impianti nuovi e che possono essere facilmente installati in ascensori esistenti, ma che oltre 20/30 anni fa non erano disponibili per applicazioni ascensoristiche e si dimostra che l’evoluzione tecnologica favorisce la sicurezza, cosa che non avviene con la semplice manutenzione, specie negli impianti con molti anni di attività.

Gli ascensori conformi alla Direttiva Ascensori, ovvero dotati dei più recenti dispositivi di sicurezza quali quelli suddetti, sono contraddistinti dalla marcatura CE che deve essere esposta e visibile all’interno della cabina.

Nelle norme EN 81-80 vi sono descritti numerosi interventi che sono ritenuti idonei per adeguare gli impianti esistenti con ovviamente un impatto certo sull’aumento della sicurezza e del comfort.

Ciò che è di estrema importanza, è che l’ascensore sia controllato da un manutentore esperto, che riscuota la massima fiducia e che dimostri il suo operato nei termini previsti dalla legge, con un rapporto contrattuale chiaro e non vessatorio, e lo stesso valga per l’incarico affidato all’Organismo Notificato che esegue le verifiche periodiche.

La sicurezza degli utenti è assolutamente prioritaria e per questa ragione, oltre alla manutenzione devono sempre essere celermente eseguiti i lavori segnalati nei verbali di ispezione periodica dell’ente ispettivo, al fine di mantenere un livello di affidabilità elevato dell’impianto e non deteriorarne le caratteristiche tecniche.

Personalmente non ritengo che le affermazioni di principio quali “la sicurezza non ha prezzo” sia sempre giustificata; credo che a volte vi sia il fine di spaventare l’utenza inducendo scelte poco informate e poco consapevoli, nonché facilitare condotte imprenditoriali poco trasparenti.

Credo però fermamente che un ascensore, pur ben manutenzionato, debba essere migliorato per mantenere nel tempo la propria sicurezza di esercizio e quindi garantire la sicurezza dei passeggeri, poiché non possono essere considerati sempre idonei e sufficienti i dispositivi previsti dalle installazioni di oltre 30 anni fa.

Per favorire l’uso da parte di tutti degli ascensori, sfatando alcuni luoghi comuni che generano timori e paure nell’utilizzo, è bene dare informazioni tecniche semplici ma chiare.

L’ascensore è dotato di dispositivi di sicurezza sia meccanici che elettrici che intervengono quando vi sono anomalie di ogni tipo e dovute a diverse situazioni:

  • La cabina è sempre sostenuta da almeno due funi metalliche (di solito sono tre o 4) con un coefficiente di sicurezza complessivo almeno pari a 12, ( 16 per impianti a due funi) il che significa che una singola fune può sostenere più volte il peso della cabina e dei suoi occupanti.
  • La cabina non è mai a tenuta stagna, e vi sono sempre sufficienti aperture per il ricircolo d’aria.
  • La velocità della cabina è controllata sempre da un dispositivo meccanico che la blocca nel caso in cui si eccedesse oltre un fissato limite stabilito dalle norme.
  • Il caso di black out molti ascensori, specie quelli oleodinamici sono dotati di dispositivi opzionali che riportano la cabina al piano ed aprono le porte attraverso alimentatori a batteria.
  • In caso di black out il dispositivo di allarme funziona poiché è obbligatoriamente alimentato anche da un accumulatore di energia.

Come tutti gli impianti, l’ascensore deve essere utilizzato per l’uso previsto:

  • non utilizzare mai l’ascensore in caso di incendio
  • non utilizzare il pulsante di ALT se non in caso di vera necessità
  • non utilizzare il pulsante di Allarme se non in caso di vera necessità
  • se si è rimasti bloccati in cabina non cercare mai di uscire da soli; attendere i soccorsi con un po’ di pazienza.
  • Non gettare mai nulla nel vano di corsa (per esempio carta) che potrebbe interferire con i meccanismi presenti nel vano di corsa

Possiamo concludere che l’ascensore quando è manutenzionato correttamente e verificato nei termini previsti dalla legge, è un mezzo di trasporto sicuro ed affidabile che quando raggiunge una certa età di esercizio, è bene che sia aggiornato con dispositivi tecnologici più evoluti al fine di mantenere il grado di sicurezza complessivo adeguato ai tempi in cui l’ascensore è in attività.

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